NANOFARMACI PER LA CURA DEL CERVELLO

NANOFARMACI PER LA CURA DEL CERVELLO: IL CONSORZIO NEVERMIND

EN_Version

NEVERMIND è un progetto ambizioso che vuole unire nanotecnologie all’avanguardia con le più recenti scoperte nelle neuroscienze per sviluppare nanovettori innovativi in ​​grado di raggiungere il cervello e fermare selettivamente alcuni dei processi dannosi che si verificano durante la malattia di Alzheimer e il glioblastoma. Gli ospedali coinvolti hanno una lunga esperienza nella terapia e nella cura dei pazienti con questi disturbi neurologici e i loro ricercatori hanno unito le forze con i partner dell’Università per identificare una strategia comune per l’efficace somministrazione dei farmaci.

Adoggi, per queste patologie non esiste una terapia efficace. La causa principale è l’impossibilità di veicolare al cervello una dose adeguata di farmaci che vengono bloccati dalla cosiddetta barriera ematoencefalica, una struttura anatomica che rende il sistema nervoso centrale irraggiungibile per la maggior parte delle molecole.

I progressi nella nanotecnologia hanno portato allo sviluppo di strutture di dimensioni nanometriche, i liposomi, costituiti da un semplice doppio strato lipidico con un compartimento acquoso interno. Questo tipo di struttura non solo può contenere un grande carico di farmaci, ma è caratterizzata anche da eccezionale versatilità chimica che li rende candidati ideali per la funzionalizzazione multipla verso diversi bersagli.

Il PROGETTO è SPECIFICATAMENTE FINALIZZATO ALLO SVILUPPO DI VETTORI NANOSTRUTTTURATI IN GRADO DI ATTRAVERSARE LA BARRIERA EMATOENCEFALICA, ENTRARE NEL CERVELLO E RILASCIARE IL SUO CARICO LADDOVE è NECESSARIO.

Il progetto NEVERMIND parte da alcune molecole che hanno già dimostrato la loro efficacia a livello cellulare, ma non sono riuscite a raggiungere i livelli terapeutici richiesti. Dopo uno studio approfondito delle loro caratteristiche chimiche, un’accurata caratterizzazione e analisi di sicurezza, i farmaci saranno incapsulati all’interno dei nanovettori. Verranno quindi effettuati esperimenti su modelli cellulari complessi per verificare l’effettiva capacità dei nanovettori di veicolare il farmaco e verranno prese in considerazione le cellule di soggetti sani e di pazienti per valutare la possibile influenza di fattori ereditari sull’efficacia del farmaco. I test analitici saranno accompagnati dall’indagine sulle modificazioni genetiche legate alle malattie, in particolare l’Alzheimer, che potrebbero alterare la risposta alla terapia. Successivamente, saranno necessari test preclinici su modelli animali per dimostrare la fattibilità, l’efficacia e la sicurezza in organismi reali.

IL TRATTAMENTO DEI DISTURBI CEREBRALI È UNA GRANDE SFIDA CHE RICHIEDE UN’AMPIA COLLABORAZIONE INTERDISCIPLINARE.

Per questo motivo, le azioni pianificate e il consorzio di NEVERMIND riuniranno una combinazione unica di conoscenze e competenze, strumenti metodologici e concettuali all’avanguardia che consentiranno di studiare e sviluppare i nanovettori ingegnerizzati da un’angolazione molto originale. Il team riunito può fornire le conoscenze e le competenze necessarie per completare con successo l’intero progetto, come attestato dal profilo scientifico di spicco dei responsabili delle diverse unità.

I partner del consorzio traslazionale NEVERMIND sono stati selezionati per le loro competenze complementari in diversi campi scientifici, che vanno dalla generazione di nanovettori alla pratica clinica.

Gli ospedali coinvolti sono importanti centri sanitari in Italia e Lombardia. Fondazione Don Gnocchi (FDG), Ospedale San Raffaele (OSR) e Istituto Clinico Humanitas (ICH) sono istituzioni che prendono in cura ogni anno un gran numero di pazienti e hanno ampia esperienza nell’uso di nuove tecnologie e strumenti innovativi per soddisfare i bisogni clinici dei loro pazienti. FDG è un centro leader per la gestione e la riabilitazione dei pazienti con AD; OSR un centro chiave per il trattamento e la ricerca dei disturbi neurologici; ICH è un centro altamente specializzato nella cura del cancro e delle malattie neurologiche. Questi ospedali la loro pluriennale esperienza a garantire la rilevanza clinica del progetto e al trasferimento dei risultati della ricerca al letto del paziente. Questa conoscenza clinica fornirà la corretta applicazione alle nanoparticelle innovative progettate congiuntamente dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca (UNIMIB) e dall’Università degli Studi di Milano (UNIMI), i cui laboratori forniranno sia il background che le tecnologie per sviluppare i nuovi nanovettori ingegnerizzati che saranno al centro dell’intero progetto.

Saranno infatti i laboratori di UNIMIB e UNIMI con le loro competenze e infrastrutture a sviluppare nanovettori. NANOMIB e il Dipartimento di Chimica di UNIMI forniranno l’accesso a strumentazione all’avanguardia nella ricerca biochimica e biofisica. Le competenze complementari sulla sintesi di nanovettori efficaci per il cervello (UNIMIB) e sullo sviluppo di nuovi farmaci (UNIMI), saranno combinate per la progettazione e la sintesi di nanofarmaci di nuova generazione che supereranno i limiti delle formulazioni precedenti.

La validazione dei nuovi nanovettori sarà affidata ai partner FDG, UNIMIB e OSR che dovranno verificare l’idoneità dei nanovettori per i successivi esperimenti in vitro e in vivo. L’efficace funzionalizzazione dei liposomi confermata mediante tecnica SPRi e la verifica della non tossicità dei nanovettori caricati con farmaci saranno essenziali per limitare il numero di animali coinvolti nei successivi esperimenti. Insieme, i tre partner forniranno dati cruciali e complementari per la personalizzazione e la convalida chimica dei nanovettori.

Chi sono i responsabili delle unità Partner?

IRCCS FONDAZIONE DON CARLO GNOCCHI – S. MARIA NASCENTE – COORDINATOR

PI: Marzia Bedoni, Head of the Laboratory of Nanomedicine and Clinical Biophotonics (LABION)

Co-PI: Marina Saresella, Laboratory of Molecular and Translational Medicine

UNIVERSITY OF MILAN – BICOCCA

PI: Francesca Re

IRCCS ISTITUTO CLINICO HUMANITAS

PI: Michela Matteoli

IRCCS OSPEDALE SAN RAFFAELE

PI: Roberto Furlan

UNIVERSITY OF MILAN

PI: Pierfausto Seneci