SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA

PROGETTO: PORTE ACCOGLIENTI

SETTORE E AREA DI INTERVENTO: 

Il progetto PORTE ACCOGLIENTI” si inserisce nel programma 2022 Prossimità e inclusione nella regione Emilia Romagna ed ha come punto focale i soggetti in condizione di disagio o di esclusione sociale. Prevede infatti la realizzazione di azioni di sostegno a percorsi di ritorno verso una vita autonoma sul piano economico, sociale, abitativo e lavorativo per persone in situazione di vulnerabilità.

DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

L’obiettivo fondamentale del progetto è quello di garantire alle persone che vivono in condizione di povertà e disuguaglianza nel modenese un sostegno per l’avvio di un percorso di ritorno ad una vita autonoma sul piano economico, sociale, abitativo e lavorativo. Il progetto intende agire con particolare riferimento alle persone che frequentano le strutture di servizi a bassa soglia e di accoglienza residenziale temporanea gestiti da Porta Aperta associazione di volontariato modenese che dal 1978 si occupa di contrasto alle povertà e alle disuguaglianze. Il continuo aggiornamento e qualificazione degli interventi è la strada per superare la logica dell’assistenza e della beneficienza e lavorare all’implementazione processi trasformativi sociali per l’inclusione.

Gli obiettivi individuati sono mirati a contrastare l’esclusione sociale, la fragilità e la povertà, ma anche a sostenere l’ambito distrettuale quale nodo strategico dell’integrazione degli interventi sociali e sanitari presenti nel territorio.

A livello specifico, gli obiettivi sono indirizzati a favorire la creazione di percorsi di autonomia sociale per le persone in disagio accolte nelle sedi di progetto e a promuovere azioni per garantire il sostegno economico alle persone in disagio accolte nelle sedi di progetto.

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Gli operatori di servizio civile verranno gradualmente inseriti nelle équipe organizzative e quindi coinvolti direttamente nella ideazione e progettazione delle iniziative attraverso riunioni apposite, il contatto diretto con gli incaricati per l’attività in questione e, se necessario e opportuno, anche con la comunicazione via mail e/o telefonica.

Gli operatori delle sedi coinvolte si adopereranno per facilitare la partecipazione dei volontari SCU attraverso informazioni puntuali sul pregresso, sugli obiettivi da raggiungere e sugli aspetti che costituiscono il quadro organizzativo. In ogni sede gli Enti continueranno a perseguire una gradualità nell’attivazione dei volontari, per rispettare il più possibile il principio delle pari opportunità offerte dal servizio civile universale a tutti i giovani, a prescindere dal grado di formazione, autonomia e motivazione esistente.

Le attività in cui saranno impiegati i volontari, corrispondenti a ciascuna azione del progetto, possono essere così individuate:

Azione 1: Avvio progetto 

Costituzione di un’equipe multidisciplinare di coordinamento del progetto.

Costruzione del gruppo: incontri di avvio, realizzazione di riunioni e call e costituzione formale dello staff, condivisione dell’organigramma di progetto e assegnazione dei ruoli; costruzione degli strumenti logistici per la gestione e il le azioni di rete territoriale: mappatura stakeholder, banche dati, registri, verbali riunioni, manuali operativi, ecc.; costruzione strumenti di gestione dell’utenza: schede utente, formulari di progettazione individualizzata, raccolta cartelle cliniche, ecc.

Azione 2: Azioni di rete territoriali del progetto

Progressiva conoscenza e collaborazione con tutti i soggetti pubblici e privati, persone fisiche e persone giuridiche in grado di dare un apporto significativo alle attività di progetto, con particolare riferimento alle attività da implementare a favore degli utenti: aziende sponsor, associazioni sportive, gruppi parrocchiali, associazioni culturali, volontariato organizzato e volontariato informale, uffici servizi sociali municipali e Asl, ecc. 

Svolgimento di incontri di rete, in particolare con i medici specialisti e gli psicologi delle strutture per la scelta delle attività idonee al progetto e coerenti con gli obiettivi di autonomia dei soggetti psichici accolti e con i fisioterapisti e gli educatori per la individuazione delle attività da svolgere nei laboratori, nelle uscite e nei soggiorni estivi.

Si predisporranno strategie, misure e materiali necessari al contatto e coinvolgimento degli stakeholder sopra individuati.

Azione 3: Attività per il sostegno abitativo, economico e sociale agli utenti

Supporto nella gestione delle attività di accoglienza presso le strutture residenziali; 

Supporto agli operatori nelle attività di accoglienza degli utenti presso le strutture

(Affiancamento nelle attività di ascolto e definizione degli obiettivi di autonomia degli utenti, Supporto agli operatori per la gestione delle attività di rete territoriale).

Affiancamento agli operatori nelle attività di sostegno economico, sociale, sanitario, lavorativo, di integrazione sociale e legale rivolte agli utenti.

Accoglienza degli utenti presso le strutture residenziali; 

Ascolto e rilevazione dei bisogni abitativi e sociali degli utenti; elaborazione di progetti individuali con obiettivi di recupero dell’autonomia degli utenti; 

Gestione dei processi di accoglienza e presa in carico in rete con servizi pubblici e privati; 

lavoro di rete per individuare risorse e servizi territoriali per soddisfare i bisogni degli utenti.

Gestione della fase finale di approdo verso soluzioni di autonomia abitativa e sociale; 

gestione delle attività per il sostegno economico e sociale; 

accoglienza degli utenti presso i servizi di sostegno economico, sociale, lavorativo, sanitario, legale e di integrazione sociale; 

Lavoro di ascolto e rilevazione dei bisogni socio-economici degli utenti; lavoro di rete per individuare risorse e servizi territoriali per soddisfare i bisogni socio-economici degli utenti; individuazione di partner territoriali per il recupero e la valorizzazione di beni (alimentari, mobilio);

Gestione operativa delle strutture che si occupano di offrire servizi per garantire la spesa economica ai cittadini in difficoltà.

Azione 4: Chiusura del progetto

Analisi quali – quantitativa dei risultati conseguiti; definizione situazione di arrivo e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti.

PRESENTAZIONE ENTI E SEDI DI ACCOGLIENZA DEL PROGETTO:

L’ente di accoglienza Porta Aperta odv dell’ente titolare CESC Project svolge attività a bassa soglia che sono collocate nel Centro di accoglienza Madonna del Murazzo: punto di ascolto, mensa, ambulatorio medico e distribuzione farmaci, servizio docce, distribuzione di vestiario e beni alimentari, sportello di avvocato di strada, unità di strada. 

Sono servizi offerti gratuitamente che permettono di entrare in contatto con i problemi delle persone e di aiutarle a rivolgersi a servizi più specializzati del territorio (servizi sociali e sanitari) che possono prenderle in carico.

Sono presenti anche servizi di accoglienza residenziale presso il Centro della Madonna del Murazzo, nella Casa di Abramo e negli appartamenti (per situazioni di maggiore autonomia), rivolti a persone inviate dai servizi socio-sanitari del territorio sulla base di un progetto di reinserimento sociale e lavo-rativo che le persone hanno accettato di percorrere.

A queste si aggiungono attività che intendono promuovere la cultura del recupero e del riuso (mer-catino Arca e Charity shop), un emporio sociale (Portobello) e iniziative culturali che mirano a creare una conoscenza più approfondita dei fenomeni di vulnerabilità (il Festival della migrazione) e percorsi di contrasto allo spreco alimentare.

Sono attività realizzate grazie all’impegno di molti volontari, oltre che di operatori: complessivamente nel 2018 sono stati oltre 600 i volontari impegnati nelle diverse attività.

Nel 2018 si sono consolidate una serie di attività avviate nel corso dell’anno precedente, relative in particolare all’ambito delle attività a bassa soglia, il Punto di ascolto e l’Unità di strada professionale per persone senza dimora, e all’ambito dell’attività di accoglienza residenziale, con la capacità ricettiva dell’Associazione per posti in accoglienza che è salita a 102 posti letto in seguito all’aumento dei posti nel Centro di accoglienza Madonna del Murazzo (33 posti), all’avvio della nuova struttura di Casa di Abramo (24 posti), agli appartamenti dedicati ai richiedenti protezione internazionale e infine per l’avvio della nuova esperienza dell’Housing First, una capacità ricettiva che nel mese di dicembre (al principio dell’accoglienza invernale 2018/2019) è cresciuta di ulteriori 89 posti letto collocati presso la struttura di via delle Costellazioni.

Con l’ampliamento delle attività sono nate anche nuove opportunità di volontariato nel senso sia di nuovi tipi di attività che si possono svolgere, ad esempio nel sostegno all’apprendimento della lingua italiana e all’integrazione dei richiedenti asilo (progetto “Conversiamo”) o dell’incontro con persone senza dimora (iniziativa delle “Colazioni in Costellazioni”); sia di un nuovo modo di promuovere il volontariato sul territorio (attraverso la costituzione dell’Area Promozione del dono) e di averne cura internamente (attraverso la nascita dell’Area Accoglienza e cura del volontariato).

L’ente di accoglienza A.P.A. – PORTA APERTA ODV svolge attività a bassa soglia collocate la sua sede CENTRO DI ACCOGLIENZA MADONNA DEL MURAZZO: punto di ascolto, mensa, ambulatorio medico e distribuzione farmaci, servizio docce, distribuzione di vestiario e beni alimentari, sportello di avvocato di strada, unità di strada. Sono servizi offerti gratuitamente che permettono di entrare in contatto con i problemi delle persone e di aiutarle a rivolgersi a servizi più specializzati del territorio (servizi sociali e sanitari) che possono prenderle in carico. 

Il Centro di Accoglienza Madonna del Murazzo, situato in Strada Cimitero San Cataldo 117, è la sede della associazione e la struttura dove vengono offerti i principali servizi a bassa soglia e l’accoglienza residenziale temporanea. Il Centro vede una utenza di circa 1.200 persone all’anno e il contributo di circa 350 volontari.

In esso opera:

 il punto di ascolto, servizio di segretariato sociale per gli utenti dei servizi a bassa soglia che la funzione di verificare le condizioni per la presa in carico. Nel corso del 2021 il Punto di Ascolto ha effettuato circa 320 colloqui e nel 70% dei casi sono emerse difficoltà connesse alla precarietà abitativa o alla condizione di homeless;

-La Mensa del Vescovo – Recupero e distribuzione alimentari, che offre tutti i giorni, a colazione, pranzo e cena, un pasto caldo, completo e gratuito alle persone che ne fanno richiesta rivolgendosi al Punto di ascolto. La mensa arriva ad erogare circa 65.000 pasti all’anno, per circa 1.200 persone;

-Approvvigionamento dei beni alimentari e lotta allo spreco alimentare, Una parte importante degli alimentari sono recuperati da grande distribuzione organizzata, ristoranti, raccolte e aiuti alimentari, eccedenze, il tutto sotto la supervisione di Last Minute Market e Banco Alimentare e nel rispetto della normativa in materia igienico-sanitaria;

-Ambulatorio Medico e Farmacia, attività garantita da una equipe di 18 medici volontari l’ambulatorio offre, in convenzione con l’Azienda Usl di Modena, un servizio di medicina di base, analogo a quello del medico di famiglia, e di somministrazione di farmaci, garantendo il diritto alla salute a coloro che non possono accedere al servizio sanitario nazionale: senzatetto, persone di passaggio, stranieri irregolari, persone che hanno perso la residenza;

-Servizio Docce, aperto dal lunedì al sabato in orari definiti, oltre al servizio igienico e di doccia, con asciugamano e bagno schiuma, offre un ricambio di biancheria intima e abbigliamento, coperta o sacco a pelo e la possibilità di lasciare la propria valigia o borsa in un magazzino;

-Sportello di Avvocato Di Strada, offre consulenza legale gratuita ai senza dimora, grazie ad un gruppo di 10 avvocati volontari del Foro di Modena specializzati in diritto civile, immigrazione, penale, amministrativo. Lo sportello è in grado di seguire circa 60 casi all’anno;

-Unità di Strada, attività di monitoraggio e accompagnamento di persone senza tetto, nei parchi, stazione, in auto, case abbandonate o in una condizione abitativa precaria (ospitate da conoscenti, in affittacamere, ecc.);

-Progetto Fead, per gli anni 2018 e 2019 il Comune di Modena col Programma Operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) ha affidato a Porta Aperta la distribuzione di beni di prima necessità (indumenti, prodotti per l’igiene personale, sacchi a pelo, coperte, prodotti alimentari) a persone indigenti in condizione di grave marginalità (servizi a bassa soglia, in carico a strutture del territorio, in dimissione dal carcere.

  • Accoglienza Residenziale: la struttura offre 30 posti in camera da 2/3 persone ciascuna. Nel corso di un anno, la struttura arriva ad accogliere circa 70 persone. Adulti in condizione di grave emarginazione, accoglienza di persone inviate dal Comune di Modena, adulti, maschi, in stato di grave emarginazione, con problemi psico-sociali-comportamentali (escludendo patologie sanitarie/psichiatriche o dipendenze in atto), Neomaggiorenni, accoglienza rivolta a ragazzi neomaggiorenni che hanno terminato il percorso in comunità per minori stranieri non accompagnati, ai quali viene offerto un periodo di seconda accoglienza con supporto educativo e, accompagnamento nella ricerca del lavoro e di corsi di formazione professionale, sostegno nell’apprendimento della lingua italiana, assistenza sanitaria e anche la possibilità di svolgere attività di volontariato all’interno della struttura. Accoglienza invernale, durante il periodo invernale (indicativamente da novembre a marzo), sempre in Collaborazione con il Comune di Modena, il servizio di accoglienza residenziale viene potenziato attraverso: l’apertura dell’accoglienza notturna per tutto il periodo caratterizzato da temperature rigide alle persone visitate dagli ambulatori medici di Porta Aperta; ulteriori 70 posti letto presso un’altra struttura presente in città presso la quale gli operatori di Porta Aperta svolgono attività di presidio educativo. 

-Neomaggiorenni: Accoglienza rivolta a ragazzi neomaggiorenni che hanno terminato il percorso in comunità per minori stranieri non accompagnati, ai quali viene offerto un periodo di seconda accoglienza con supporto educativo e, accompagnamento nella ricerca del lavoro e di corsi di formazione professionale, sostegno nell’apprendimento della lingua italiana, assistenza sanitaria e anche la possibilità di svolgere attività di volontariato all’interno della struttura. 

-Accoglienza invernale: Durante il periodo invernale (indicativamente da novembre a marzo), sempre in collaborazione con il Comune di Modena, il servizio di accoglienza residenziale viene potenziato attraverso l’aggiunta di circa 130 posti letto con presidio educativo, di cui Porta Aperta ne gestisce 90 in altre strutture della città messe a disposizione a titolo oneroso. 

-Sperimentazione di nuove forme di accoglienza per la grave emarginazione: da oramai due anni Porta Aperta sta sperimentando le seguenti nuove forme di accoglienza ed accompagnamento di adulti in condizione di grave esclusione sociale: 

  • Unità di strada professionale per persone senza dimora, gestito da operatori con competenze ed esperienza specifica di lavoro in contesti destrutturati che intervengono nelle zone più a rischio e accompagnano le persone nella presa in carico socio-sanitaria.
  • Area promozione del dono: è il servizio di promozione del dono di tempo, dono di beni e dono di denaro che cura le campagne di raccolta fondi, la comunicazione relative e la organizzazione di eventi ed iniziative. 
  • Area accoglienza e cura del volontariato: è il servizio di inserimento dei nuovi volontari che prevede un colloquio iniziale di orientamento, l’affiancamento e l’accompagnamento individuale o in gruppo. 
  • Amministrazione generale: è il servizio che monitora il bilancio dell’associazione, cura gli aspetti finanziari e la gestione della contabilità, le forniture e la contrattualistica, insieme alla sicurezza sul lavoro, le assicurazioni e i relativi adempimenti.

Da oltre 10 anni in un’area attigua al Centro di Accoglienza Madonna del Murazzo è attivo un centro di raccolta di mobili, oggettistica per la casa, abbigliamento e tanto altro, denominato ARCA. L’obiettivo è il recupero di materiale di diverso tipo che sarebbe destinato a diventare rifiuto. In un anno sono circa 2.500 le persone che hanno conferito materiali al centro di recupero, 25.000 invece gli accessi al mercatino dell’usato ad esso collegato.

Il centro pratica sistemi di recupero e riutilizzo di materiale usato ma ancora in buono stato, sottraendo centinaia di tonnellate all’anno dal ciclo dei rifiuti ed è aperto da lunedì a sabato in orari definiti. A fronte degli oggetti o del materiale che le persone scelgono viene richiesto loro un contributo finalizzato a sostenere le attività di Porta Aperta. Il materiale raccolto viene anche ridistribuito gratuitamente alle persone o famiglie che si rivolgono al Punto di ascolto di Porta Aperta, agli ospiti del Murazzo e ai richiedenti asilo accolti dall’Associazione.

Il ciclo del recupero e riuso prevede recupero del materiale, conferimento direttamente dai cittadini o mediante servizio di ritiro a domicilio; selezione del materiale e valorizzazione; esposizione e distribuzione; conferimento del residuo non utilizzabile. Il centro recupera prevalentemente: abbigliamento di ogni genere, selezionato poi per uomo/donna, stagione e qualità; piccoli elettrodomestici; oggettistica per la casa, materassi, coperte, lenzuola, asciugamani; mobilio in buone condizioni.

Sono presenti anche servizi di accoglienza residenziale presso il Centro della Madonna del Murazzo, nella Casa di Abramo e negli appartamenti (per situazioni di maggiore autonomia), rivolti a persone inviate dai servizi socio-sanitari del territorio sulla base di un progetto di reinserimento sociale e lavorativo che le persone hanno accettato di percorrere. La casa di accoglienza offre agli ospiti il servizio di assistenza linguistico-culturale, assistenza sanitaria e sostegno psicologico, orientamento e accompagnamento legale e amministrativo.

Da circa tre anni la struttura denominata Casa di Abramo, situata in Via delle Suore 143, è sede CAS (Centro Accoglienza Straordinaria) per l’accoglienza di persone richiedenti protezione internazionale inviati dalla Prefettura di Modena e temporaneamente presenti sul territorio in attesa di essere ricevuti dalla commissione territoriale per il conseguimento dello status di rifugiato. Collegati a Casa di Abramo, l’associazione dispone di 9 appartamenti, per una capacità totale di accoglienza di 80 persone.

La casa di accoglienza, offre agi ospiti, in osservanza al Capitolato di appalto della Prefettura, i seguenti servizi:

  • servizio di assistenza linguistico-culturale, che sostiene gli ospiti nell’accesso ai diversi servizi del territorio;
  • servizio di assistenza sanitaria e di sostegno psicologico;
  • orientamento e accompagnamento legale e amministrativo, in particolare per la formalizza-zione della richiesta d’asilo;
  • orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, favorendo la naturale propensione di ogni persona accolta;
  • orientamento e accompagnamento all’inserimento sociale, attraverso attività di sensibilizza-zione, informazione e partecipazione ad eventi che favoriscano il dialogo con la comunità.

Particolare attenzione viene posta all’apprendimento della lingua italiana, per cui oltre alla iscrizione al CPIA (Centro Provinciale Istruzione Adulti), viene proposto il progetto “Conversiamo”, in cui volontari con competenze specifiche, supportano individualmente il richiedente nella lettura, svolgimento dei compiti ed altro. Allo stesso tempo vengono promosse e favorite tutte le occasioni di integrazione sociale nel contest locale, attraverso la partecipazione ad eventi, feste, attività sportive e di volontariato.

Portobello è un progetto di comunità avviato circa 6 anni fa per contrastare lo scivolamento nella povertà delle famiglie colpite dalla crisi economica residenti a Modena. Il progetto coinvolge singoli cittadini, imprese, associazioni ed istituzioni, offrendo un luogo per fare la spesa, ossia un emporio in cui i beneficiari potranno trovare prodotti alimentari e non necessari per una famiglia. Insieme alla spesa, le famiglie possono usufruire anche di consulenza per la gestione del bilancio familiare, dello sportello lavoro.

 

POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI: 12 posti disponibili senza vitto e alloggio

SEDE DI PROGETTO

CODICE

POSIZIONI DISPONIBILI

INDIRIZZO DELLA SEDE

CENTRO DI ACCOGLIENZA MADONNA DEL MURAZZO

152862

4

STRADA CIMITERO SAN CATALDO 117-MODENA

ARCA- CENTRO DEL RIUSO

152863

3

STRADA CIMITERO SAN CATALDO 119- MODENA

CASA DI ABRAMO

152864

3

VIA DELLE SUORE 143 – MODENA

PORTOBELLO

152865

2

VIA DIVISIONE ACQUI 81 – MODENA



EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI

L’orario di servizio viene stabilito dall’Ente di accoglienza in relazione alla natura delle attività previste dal progetto. Le particolari condizioni ed obblighi richiesti per l’espletamento del servizio sono connessi anche alle specifiche e saltuarie attività progettuali, di co-progettazione e di partenariato descritte quali: impiego nelle altre sedi previste dal progetto comprese quelle degli enti partner, pernottamenti per specifiche attività, missioni o trasferimenti in altro comune o regione, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi per eventi associativi e/o comunitari, attività da remoto. 

Il servizio avrà una continuità per tutto il periodo del progetto ad esclusione dei giorni di chiusura delle sedi, in aggiunta alle festività riconosciute. 

Laddove il numero dei giorni di chiusura della sede, in cui obbligatoriamente l’operatore volontario deve usufruire dei permessi fosse superiore ad un terzo del totale dei giorni di permesso a sua disposizione, nell’ambito delle attività previste dal piano di impiego, si adotterà una modalità e una sede alternativa per consentire la continuità dello svolgimento del servizio. Nell’articolazione dell’orario di servizio di norma non è previsto il recupero di ore aggiuntive superiori a quelle giornaliere e settimanali previste. 

Nei casi eccezionali in cui questo dovesse verificarsi l’ente si attiverà per far “recuperare” le ore in più entro il mese successivo e senza che i giorni effettivi di servizio siano inferiori a quelli indicati in sede progettuale.

Agli operatori volontari si richiede pertanto: 

– Flessibilità oraria, disponibilità all’eventuale turnazione e comunicazione con congruo anticipo (almeno 48h) della richiesta dei giorni di permesso, 

– Disponibilità a svolgere servizio nei giorni di sabato, domenica e festivi (in quest’ultimo caso con i recuperi previsti dal regolamento); 

– Disponibilità a svolgere missioni anche in luoghi diversi dalla sede del servizio o fuori Regione; 

– Disponibilità a seguire scrupolosamente le indicazioni dell’Ente in materia di prevenzione e sicurezza connessi alla partecipazione al progetto 

– Predisposizione alle attività con l’utenza 

– Comportamento educato e rispettoso nei confronti dell’utenza e del contesto di svolgimento del servizio 

– Sottoscrizione e rispetto degli eventuali Regolamenti interni predisposti dall’Ente – particolare attenzione alla riservatezza riguardo le informazioni riguardante gli utenti di cui si dovesse venire a conoscenza nel contesto di servizio – disponibilità a svolgere la formazione generale e/o specifica in modalità residenziale o remoto secondo le modalità previste dal progetto e dalle Disposizioni vigenti – disponibilità, se in possesso di patente B, a porsi alla guida di automezzi appartenenti e/o a disposizione dell’ente di assegnazione, di sua proprietà o di terzi, per l’attuazione degli interventi previsti dal progetto e a rispettare l’automezzo utilizzato e il programma delle attività, gli orari e i percorsi senza nessun onere dei costi (benzina, parcheggi,…) o richieste di eventuali danni causati al mezzo utilizzato durante lo svolgimento del servizio. 

– Disponibilità a mettere a disposizione dell’ente di assegnazione un automezzo di sua proprietà, e rilascio all’ente medesimo di una dichiarazione di porsi alla guida del proprio automezzo durante l’orario di svolgimento del servizio, con le modalità e nei limiti concordati con l’ente. In questo caso l’ente, stipulerà una polizza aggiuntiva per rischi non coperti dall’assicurazione stipulata dal Dipartimento (ad esempio una polizza Kasko).

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI: 

Al fine di un corretto espletamento del servizio civile, tra gli eventuali ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dal d.lgs. n. 40 del 2017, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alle selezioni; per cui l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto. Gli enti attuatori e le sedi di accoglienza si rendono disponibili a fornire, soprattutto nel periodo di apertura del bando per la presentazione delle candidature, tutte le informazioni necessarie per mettere in condizione il candidato di compiere una valutazione adeguata e consapevole su quali sono le caratteristiche del progetto per cui sta presentando la propria candidatura.

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE: pubblicati sul sito www.cescproject.it 

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Le competenze degli operatori volontari verranno attestate utilizzando un “attestato specifico” rilasciato e sottoscritto da ente terzo ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE DI BUSNELLI SALVI anche denominata “Aliante studio di formazione e consulenza” C.F. 09413931008 soggetto giuridico privato, diverso dall’ente proponente e dall’ente attuatore del progetto, che, da statuto, si occupa di attività di valutazione o di bilancio delle competenze e attività ad esse riconducibili quali la formazione, l’orientamento formativo, l’orientamento professionale, l’incontro domanda-offerta di lavoro, anche a titolo non esclusivo. Verrà inoltre sottoscritto dall’ente iscritto all’Albo (ente proponente il progetto) attraverso il legale rappresentante e/o dal coordinatore responsabile del servizio civile universale dell’ente e dall’ente di accoglienza attraverso l’operatore locale di progetto e/o dal legale rappresentante. 

L’attestato varrà rilasciato agli operatori ai volontari che completano il periodo del servizio civile universale o che ne abbiano svolto almeno il 75% e spetta, altresì, a coloro che hanno svolto un periodo di servizio civile pari ad almeno il 50% dei mesi complessivamente previsti e lo stesso sia stato interrotto dall’operatore volontario per documentati motivi di salute o per cause imprevedibili non a lui/lei imputabili. In caso di svolgimento di un periodo di servizio civile inferiore alle soglie sopra descritte quando il volontario abbia svolto i moduli di formazione generale e il modulo di formazione specifica relativo alla sicurezza ai sensi del d.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., l’ente, su richiesta dell’operatore volontario, attesterà il solo svolgimento della formazione stessa, senza rilasciare attestato o certificazione

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La durata della formazione sarà di 72 ore di cui il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.

Si prevede che alcuni moduli possano essere svolti anche in remoto (sempre con una percentuale al di sotto del 50% del totale delle ore previste) attraverso sistemi informatizzati di Didattica a distanza al fine di facilitare il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i volontari in simultanea e/o garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro qualora non fosse possibile realizzare le attività formative previste in presenza.

  1. Presentazione dell’Ente 
  2. Le povertà e le disuguaglianze sociali 

3.La comunicazione con i cittadini e con gli utenti 

  1. La normativa in Italia sulla sicurezza (D.Lgs. 81/2008): ruoli, funzioni, prassi 

PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO: 2022 PROSSIMITA’ E INCLUSIONE NELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE 

L’obiettivo dell’Agenda 2030 connesso all’ambito del progetto (Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese)  è il seguente: Obiettivo n. 10: Ridurre le disuguaglianze all’interno e fra le Nazioni. 

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro. Inoltre, il progetto si ripercuote positivamente anche su questi goal e target, direttamente o indirettamente collegati alle attività e ai servizi offerti

Goal 11: Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili 11.1 Entro il 2030, garantire a tutti l’accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti e ai servizi di base e riqualificare i quartieri poveri. 

Goal 4: Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti 

4.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l’occupazione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale.

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese

PARTECIPAZIONE DI GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITÀ ECONOMICHE

3 POSIZIONI RISERVATE 

Giovani con minori opportunità- Giovani con difficoltà economiche.

Documento che attesta l’appartenenza del giovane alla tipologia individuata 

Certificazione. Specificare la certificazione richiesta

Le difficoltà economiche sono desumibili da certificazione che riporti un valore ISEE inferiore o pari alla soglia di 15.000 euro.

Non è ammessa l’autocertificazione resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000.

Il candidato dovrà presentare il documento che attesti il requisito richiesto valido alla data di presentazione della domanda.

Le posizioni di posti riservati verranno distribuiti come segue:

SEDE DI PROGETTO

CODICE

POSIZIONI DISPONIBILI

INDIRIZZO DELLA SEDE

CENTRO DI ACCOGLIENZA MADONNA DEL MURAZZO

152862

1

STRADA CIMITERO SAN CATALDO 117-MODENA

ARCA- CENTRO DEL RIUSO

152863

1

STRADA CIMITERO SAN CATALDO 119- MODENA

CASA DI ABRAMO

152864

1

VIA DELLE SUORE 143 – MODENA





PER INFORMAZIONI 

E-mail: infobando@cescproject.org 

Sportello telefonico Infobando: 

Lunedì – Mercoledì – Venerdì: 9.30 – 12.00

Martedì – Giovedì: 14.00 – 17.00

Tel: +39 3516881486