Intervista al vescovo di Bucha: "La pace quando i russi se ne andranno"

A Milano, monsignor Dmytro Hryhorak ha visitato il Centro don Gnocchi che da tempo sostiene la Casa della Misericordia nell'Ucraina occidentale

Abbiamo incontrato l'eparca, ovvero il vescovo di Bucha, Dmytro Hryhorak, al Centro don Gnocchi di Milano. Con lui c'era Tetyana Dubyna, traduttrice ma soprattutto presidente della Casa della Misericordia, che accoglie insieme ai disabili anche feriti e profughi dall'Ucraina occidentale, da più di due anni sotto attacco da parte della Russia. 

Stanco “di celebrare funerali”, ma determinato a portare testimonianza di quanto sta avvenendo nel suo Paese, il vescovo di Bucha si è detto sicuro di una cosa: la pace ci sarà “quando i russi arrivati per uccidere se ne saranno andati”. 

Il rapporto con il fronte ucraino è anche un ritorno alle origini per la Fondazione don Gnocchi, da anni impegnata a sostenere progetti di sviluppo. “Viviamo un doppio legame - ha sottolineato il presidente, don Vincenzo Barbante -, perché l'esperienza di don Carlo Gnocchi come cappellano alpino si è svolta proprio in quelle terre”.