«La pandemia che stiamo vivendo – scrive il presidente della Fondazione, don Vincenzo Barbante, nell’editoriale del numero natalizio della rivista “Missione Uomo” - oltre ad aver reso evidente la nostra comune fragilità, ha fatto emergere la necessità - ancora di più, l’obbligatorietà - di affrontare la sfida in termini condivisi, di solidarietà globale. In questo contesto una realtà come la “Don Gnocchi”, radicata nel pensiero e nel mandato di don Carlo, deve richiamare tutti all’attenzione verso coloro che più di altri incarnano la fragilità umana: i fratelli malati, giovani o anziani, con patologie debilitanti, croniche, degenerative, in condizioni sociali di particolare svantaggio o emarginazione, in solitudine… «Ad ogni Natale siamo chiamati a ritrovare le ragioni della speranza, credere che attraverso la povertà della nostra umanità il male e la morte verranno sconfitti. Perché questo sia possibile siamo chiamati a percorrere la via della prossimità solidale, della fraternità accogliente, del caricarci di chi soffre e di tutti i “piccoli” della terra. Questa è la nostra missione e di questa cultura dobbiamo essere testimoni». |